L'Italia mondiale per Kigali 2025 è fatta: 27 atleti con Longo Borghini che vuole l'iride e il duo Ciccone-Pellizzari

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L'Italia mondiale per Kigali 2025 è fatta: 27 atleti con Longo Borghini che vuole l'iride e il duo Ciccone-Pellizzari

Presentate ufficialmente dalla Federciclismo le selezioni azzurre per i primi campionati del mondo in Africa, al via domenica con le cronometro élite: la piemontese due volte regina del Giro punta alla maglia più importante e salterà le prove contro il tempo, la prima nazionale di Villa punta sull'abruzzese e il marchigiano, lasciando fuori Tiberi. Tra gli U23 c'è l'atteso Lorenzo Finn, iridato jr nel 2024.

Ventisette atleti, facendo i salti mortali per avere selezioni di buon livello in ogni categoria e tipologia di gara.

Ecco la nazionale azzurra per Kigali 2025, il primo Mondiale sulle strade africane, con il Ruanda che da domenica ospiterà una settimana di eventi iridati a partire dalle due cronometro più attese, quelle della categoria élite in programma il 21 settembre, a sette giorni dalla gara regina dei pro che chiuderà, come da tradizione.

Stasera il neo ct Marco Villa, al debutto sull’ammiraglia del team maschile dopo aver riportato la pista italiana in cima al mondo, partirà con il primo contingente di atleti (undici), con alcuni dei ragazzi che schiererà anche nella sfida del 28 settembre dove l’Italia, priva di Caruso e Tiberi che originariamente erano nei piani del tecnico lombardo, punterà su due fari chiari come Giulio Ciccone e Giulio Pellizzari.

Certo, riportare la maglia iridata in Italia a 17 anni dal trionfo di Ballan a Varese 2008 pare di nuovo compito a dir poco complicato, ma l’abruzzese e il marchigiano, su un percorso così esigente come quello di Kigali, possono risultare protagonisti in una formazione che proporrà anche Andrea Bagioli, Marco Frigo, Fausto Masnada, Lorenzo Fortunato e il duo formato da Matteo Sobrero e Mattia Cattaneo che prenderà parte pure alla crono individuale prevista tra quattro giorni e nella quale, come noto, non vedremo Ganna e Affini lo scorso anno sul podio a Zurigo, alle spalle di Evenepoel, e che da mesi hanno considerato troppo duro il tracciato.

La squadra femminile, composta da sette unità e con un altro debutto da ct, quello di Marco Velo che prende il posto di Paolo Sangalli, conta indubbiamente su una delle grandi favorite al titolo mondiale: Elisa Longo Borghini, sul podio anche 12 mesi fa in Svizzera dopo aver sognato il colpaccio nel finale, ci crede e non a caso salterà le prove contro il tempo (dove spesso è stata protagonista a Mondiali e Olimpiadi), partendo solo la prossima settimana direzione Ruanda per mirare decisa alla grande sfida prevista sabato 27 settembre.

Al fianco della vincitrice del Giro, saranno in corsa Barbara Malcotti, Silvia Persico, Monica Trinca Colonel, Soraya Paladin, Francesca Barale e Camilla Eleonora Gasparrini. Per Trinca Colonel e Paladin anche l’impegno nella crono.

A livello di settore maschile juniores, l’Italia proporrà Mattia Agostinacchio, Roberto Capello e Giacomo Rosato, tra le ragazze ecco Elena De Laurentiis, Giada Silo e Chantal Pegolo, per la categoria U23 invece, con il settore femminile che avrà per la prima volta la prova su strada “a parte” rispetto alle élite (in apertura dopo le crono nella giornata di giovedì 25 settembre), la sola Eleonora Ciabocco difenderà i colori azzurri mentre il team maschile di Marino Amadori punterà su Simone Gualdi, Pietro Mattio, Alessandro Borgo e quel Lorenzo Mark Finn che, un anno fa a Zurigo, conquistò l’iride tra gli jr.

Infine, la cronostaffetta mista (prevista mercoledì 24) con Cattaneo, Sobrero e Frigo per la parte maschile, Trinca Colonel, Paladin e la giovane Federica Venturelli per quella femminile, con quest’ultima che disputerà anche la prova contro il tempo individuale per la categoria U23.

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