Un grande Almeida su Vingegaard tiene aperta la Vuelta in vetta all'Angliru! Pellizzari c'è (6°) e sogna

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Un grande Almeida su Vingegaard tiene aperta la Vuelta in vetta all'Angliru! Pellizzari c'è (6°) e sogna

Il portoghese vince davanti alla maglia roja, che ora ha 46" di vantaggio nella generale mentre Pidcock salva comunque il podio virtuale, alle spalle di un Giulio Pellizzari super in rimonta e sempre più maglia bianca. Tour of Britain, 4^ tappa: festival transalpino con Grégoire e Alaphilippe sullo strappo di Burton Dassett.

Un duello tra gli uomini più attesi, a confronto diretto sulla salita simbolo di questa 80^ Vuelta Espana.

E ancora una volta, sul totem Angliru non vince la maglia roja (in nove occasioni in appena un quarto di secolo, mai accaduto) bensì il suo diretto rivale, un grande Joao Almeida che regola Jonas Vingegaard sul traguardo della tappa regina, la numero 13 del terzo GT stagionale.

Primo hurrà sulle strade della Vuelta per il portoghese della UAE Team Emirates XRG che, al tempo stesso, porta a quota sei i successi parziali dello squadrone di Gianetti e Matxin (con 3 corridori diversi, più la cronosquadre) e mantiene aperta eccome la lotta per la vittoria finale della corrida iberica.

Una giornata, 202 km con i primi 145 praticamente piatti prima di La Mozqueta, l’Alto del Cordal e gli iconici 12 km al 10% di media verso il mostro delle Asturie, caratterizzata da una fuga di 25 uomini, comprendente il solito Mads Pedersen che blinda sempre più la maglia verde, ma anche un generoso Antonio Tiberi che, caduta a parte in discesa dopo la penultima vetta (senza danni, in precedenza aveva anche forato), quando era già staccato da Bob Jungels che sarà l’ultimo a mollare a poco più di 5 km dall’arrivo, ci ha provato ma ha dimostrato anche oggi che le gambe non sono quelle dei giorni migliori.

Superato ai piedi dell’Angliru l’ennesimo atto dei manifestanti pro-Palestina che ha fermato per una trentina di secondi Jungels, Cepeda e Vinokurov, il forcing UAE era già cominciato nell’ultima parte del Cordal ed è proseguito sino ai -6,5 km, quando Almeida ha cominciato la sua progressione.

Il lusitano ha fatto sostanzialmente tutta la parte più dura della salita in prima posizione, con la sola maglia roja a tenerne la ruota, senza avere la forza per attaccarlo (come ammetterà nel post corsa il danese); Vingegaard, nella discesa dei 700 mt conclusivi, a quel punto ha lasciato Almeida davanti spiegando poi che la vittoria se la meritava colui che è il suo unico vero avversario per il trionfo a Madrid, ora distante 46” nella generale.

Terzo di tappa un bel Jai Hindley, a 28” appena davanti ad un ritrovato Kuss (che in ogni caso è servito poco a Vingegaard rimanendo a ruota, ma risalendo al 10° posto della GC), con Felix Gall solido 5° a 50”, una ventina in meno rispetto al distacco di un rimontante Giulio Pellizzari, davvero positivo e sempre più in maglia bianca di miglior giovane, con 5” guadagnati su Riccitello che è arrivato assieme a Pidcock, capace di salvare l’attuale podio seppur con 2’18” di ritardo dal leader.

A 3’00” c’è Hindley, quarto, con Gall a 3’15” e appunto Pellizzari a 4’01”, con 32 secondi di margine su Matthew Riccitello, diretto rivale del marchigiano della Red Bull-Bora, con Giulio Ciccone 9° di tappa (a 2’15”) e 8° in classifica, a quasi 5 minuti da Vingegaard prima di un altro arrivo durissimo come quello di sabato alla Farrapona.

Al Tour of Britain (ProSeries), la quarta delle sei tappe in programma proponeva il primo traguardo complicato, con quattro passaggi sullo strappo di Burton Dassett (700 mt all’8%) che segnava anche l’arrivo: se la sono giocata una cinquantina di uomini ed è stato festival francese, con Romain Grégoire che torna al successo per la sua Groupama-FDJ, precedendo (in uno scontro generazione fra punchers transalpini) un convincente Julian Alaphilippe (Tudor), 2° con un paio di secondi di margine su Edoardo Zambanini.

Il trentino della Bahrain-Victorious completa il podio di giornata anticipando Aurélien Paret-Peintre, ma i delusi di questa frazione sono indubbiamente Matthew Brennan, 14°, e parzialmente Remco Evenepoel che ha attaccato già ai -25 km e poi ai -10, prima di cedere sull’ultimo muro concludendo comunque nei venti e rimanendo in lotta per la generale, che probabilmente si definirà domani sulla salita conclusiva di 5,5 km al 7,3%.

Grégoire ci arriverà da leader, con 2 secondi di vantaggio su Brennan e 4 su Alaphilippe.

Parlando di World Tour femminile, oggi la quarta frazione del Simac Ladies ha visto vincere… ancora lei: Lorena Wiebes è davvero imbattibile e, pure nella volata di Alkmaar, anticipa tutte con Chiara Consonni 2^ e vicina al ritorno al successo pure nel massimo circuito, dopo la scorpacciata fatta dalla bergamasca al Giro di Polonia, la belga Shari Bossuyt terza ed Elisa Balsamo quarta e sempre 3^ nella generale, a 34” dalla campionessa europea che precede di 30” Megan Jastrab.

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