Bernal rinasce ad oltre 4 anni dall'ultima vittoria nei GT, ma alla Vuelta è ancora caos totale con il traguardo anticipato

Foto di Redazione
Info foto

LaPresse

Stradavuelta espana 2025

Bernal rinasce ad oltre 4 anni dall'ultima vittoria nei GT, ma alla Vuelta è ancora caos totale con il traguardo anticipato

Non si arriva neppure a Mos. Castro de Herville, con i manifestanti che occupano la strada sulla salita finale: in fuga dal mattino, il colombiano batte Mikel Landa in un duello "romantico" sulla linea d'arrivo ricollocata a 8 km dalla conclusione. I big arrivano assieme tranne Gall, in difficoltà.

Un’altra giornata folle, un altro finale di corsa completamente falsato, anche se questa volta (rispetto a Bilbao, quando non ci fu classifica di tappa) la vittoria è stata assegnata ed è decisamente speciale, seppur particolare.

Egan Bernal torna infatti al successo dopo oltre 4 anni in un grande giro, da quella maglia rosa portata sino a Milano al Giro d’Italia 2021, firmando la frazione numero 16 della Vuelta Espana, che non è terminata però sull’erta verso Mos. Castro de Herville. Succede infatti che i manifestanti pro-Palestina occupino il tratto conclusivo della strada che, negli 8 km finali in salita, avrebbe dovuto portare al traguardo che, a quel punto, l’organizzazione si “inventa” ai piedi dell’ascesa decidendolo, ancora una volta, una decina di minuti prima dell’arrivo.

Follia pura, dopo che 17 uomini se n’erano andati a 110 km dall’arrivo caratterizzando un’altra tappa da fuga, comprendente Bernal, Landa, Bagioli e Soler: il “Caballo Loco”, già vincitore alla Farrapona, viene fermato dall’ammiraglia UAE per supportare Almeida, rimasto con il solo Grossschartner sulla salita più dura, l’Alto do Prado a 25 km dalla conclusione quando la Bahrain-Victorious fa un gran forcing per Traeen.

Là davanti, intanto, se ne vanno Bernal e Landa sfruttando anche la foratura del giovane Braz Afonso, e sarà sprint in lieve salita e a dir poco anomalo per assegnare la vittoria, con il basco della Soudal amaro 2° e il giovanissimo transalpino Brieuc Rolland, per una Groupama-FDJ gran protagonista, ancora 3° a soli 7 secondi, mentre Denz chiuderà 4° e Bagioli, che ha ceduto sulle ultime difficoltà di giornata, appena 13°. Il gruppo maglia roja chiude a 5’52”, con Vingegaard tranquillo ma il 5° in classifica, Felix Gall, che va invece in difficoltà e cede 54”, “consegnando” la top five a Giulio Pellizzari, sempre a 4’21” dal danese della Visma (che precede di 48” Almeida) e maglia bianca con 32” su Riccitello.

Domani arrivo in salita, a meno di nuovo caos, sulle dure rampe dell’Alto de El Morredero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
10
Consensi sui social