Vingegaard attacca, altro che difesa di Kuss! La maglia roja è sempre più vicina per il danese

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Vingegaard attacca, altro che difesa di Kuss! La maglia roja è sempre più vicina per il danese

Vuelta Espana, 16esima tappa: sul muro di Bejes attacca a sorpresa il vincitore del Tour, che guadagna oltre un minuto sui compagni di squadra alla vigilia dell'Angliru, nel giorno del dramma di Van Hooydonck in casa Jumbo-Visma.

In difesa di Sepp Kuss e della “favola del gregario in trionfo”? Macchè, in casa Jumbo-Visma hanno deciso di animare anche l'ultima settimana di questa Vuelta Espana, cominciando con l'attacco frontale di Jonas Vingegaard alla maglia roja del suo compagno Sepp Kuss, a questo punto decisamente in pericolo dopo quanto visto sull'arrivo di Bejes (quasi 5 km all'8,8% di pendenza media).

Il danese dominatore del Tour vuole fare la doppietta come riuscì a Chris Froome nel 2017, senza attendere l'eventuale crisi del suo gregario di lusso, ecco spiegata l'azione ai 4 km dall'arrivo per guadagnare oltre un minuto proprio su Kuss e Roglic, per arrivare a 29” dalla leadership e scavalcare nettamente lo sloveno.

Quindicesimo centro in stagione, il secondo in questa Vuelta dopo quello sul Tourmalet e nel giorno del dramma vissuto in casa Jumbo-Visma, con Nathan Van Hooydonck che, nella sua Anversa di rientro dal Tour of Britain, è stato coinvolto in un incidente stradale dopo aver accusato un malore in auto, al fianco della moglie incinta (che fortunatamente sta bene). Le condizioni del passistone belga sono serie, è stato rianimato sul posto e posto in coma farmacologico, ma stando alle notizie emerse nel pomeriggio potrebbe essere fuori pericolo. “Volevo vincere per il mio migliore amico – le parole commosse di Vingegaard nel post tappa, a confermare la scelta di attaccare anche per omaggiare Van Hooydonck – Fortunatamente abbiamo ricevuto notizie confortanti, dopo quella terribile di stamattina”.

L'asso danese si è imposto (al termine di una tappa che la Jumbo-Visma ha gestito negli ultimi 60 km dopo i tantissimi attacchi della prima metà di corsa, tra i quali ci hanno provato Sobrero, Battistella, Piccolo e infine Cattaneo) con 43” di margine sul neozelandese Fisher-Black (UAE Emirates), che ha agito in prima persona per provare a seguire Vingegaard, senza attendere i suoi capitani, con Poels 3° e Storer 4° davanti agli altri big, di fatto rimasti fermi sino agli ultimi 1500 mt (ed è sino a quel punto che Jonas ha guadagnato tantissimo), quando Roglic ha anch'egli attaccato mettendo in difficoltà Kuss.

Al traguardo, lo sloveno ha concluso a 1'01” assieme a Mas, Ayuso e Vlasov, con Kuss (e Landa) appena dietro di 4 secondi, perdendo complessivamente 1'15” da Vingegaard visto l'abbuono. In classifica, a 5 tappe dalla conclusione e con il tappone che mercoledì terminerà sull'Angliru, la salita più dura della Vuelta, vede lo statunitense con soli 29” sul vincitore degli ultimi due Tour de France, con Roglic 3° a 1'33” e Ayuso 4° a 2'33”, a precedere Mas, Soler (sopra i 3 minuti di distacco entrambi), Landa, Vlasov, Uijtdebroeks e Almeida.

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